Home Guida turistica Italia centrale Marche Ad Ancona il Kum! Festival

Ad Ancona il Kum! Festival

0
Il Lazzaretto di Ancona, detto anche Mole Vanvitelliana, è un edificio progettato dall'architetto Luigi Vanvitelli. Sorge su di un'isola artificiale pentagonale situata all'interno del porto. È collegato alla terraferma da tre ponti.

Di Teresa Tardia

Alla Mole Vanvitelliana di Ancona dal 15 al 17 ottobre si terrà l’edizione 2021 del KUM! Festival, manifestazione dedicata alla cura e alle sue diverse pratiche. La direzione scientifica del festival è affidata allo psicoanalista Massimo Recalcati con il coordinamento scientifico del filosofo Federico Leoni.

Foto: Massimo Recalcati

il titolo di quest’edizione 2021 del Festival di KUM è “Come ripartire. Cantieri” ed ha l’obiettivo di interpretare con fiducia e reinventare creativamente il tema della ripartenza nel tentativo di fornire risposte concrete alle questioni che quest’ultima ha sollevato.

Sono stati invitati 47 relatori tra filosofi e teologi, psichiatri e psicoanalisti, economisti e politici, sociologi e antropologi, scrittori e artisti che affronteranno le tematiche in 30 incontri tra lectio, dialoghi e conversazioni, affrontando il tema del festival da più punti di vista.

Mole Vanvitelliana Ancona

KUM! è organizzato dal Comune di Ancona e dal Fondo Mole Vanvitelliana, con il patrocinio del Ministero della Cultura e con il sostegno della Regione Marche e della Fondazione Cariverona, con le attività sul territorio a cura di Jonas Onlus. Media Partner di questa edizione è Rai Radio 1.

Proprio nella Mole Vanvitelliano si terranno le iniziative del Festival Kum! una cornice unica, maestosa e di prestigio. Di seguito sono indicati alcuni eventi.

Foto: Aldo Becce

Lo psicanalista Aldo Becce (psicoanalista, professore di psicologia), sabato 16 ottobre alle ore 11,00 nella lectio dal titolo “Cadere, alzarsi. La lezione dell’infanzia”, invita a riconsiderare il periodo per noi più lontano nel tempo come possibile modo per rialzarsi da questo periodo di difficoltà, proprio come Virgilio indicò la strada a Dante quando si ritrovò in una selva oscura.

Foto: Uberto Zuccardi Merli

Sabato 16 ottobre alle ore 9.00 lo psicanalista Uberto Zuccardi Merli (psicologo e psicoanalista. Membro dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi ) interviene nella lectio dal titolo La Generazione-Covid. Un’esperienza di ascolto psicoanalitico, in cui ricercherà le tracce del periodo pandemico rimaste in adolescenti e ragazzi, i futuri testimoni di un evento di importanza storica. Risulta necessario instaurare con loro un’aperta relazione di dialogo e ascolto, essenziale per comprendere come hanno vissuto l’emergenza nelle loro stanze e capire ciò che riserva loro il futuro.

Foto: Laura Campanello

Sabato 16 ottobre alle 17 lo psichiatra Michele Rugo, la filosofa e counselor Laura Campanello e la psicoanalista Giorgia Cannizzaro dialogheranno tra loro nell’incontro de Le parole chiave della ripartenza: l’Angoscia, la Leggerezza e la Responsabilità: Angoscia, perché, paradossalmente, può accompagnare anche la vita che rinasce. Responsabilità, perché ogni nostro gesto influisce sulla vita degli altri, come la pandemia ci ha ricordato. Leggerezza, perché la vita che sa accettare la fragilità sa dare il giusto peso alle cose e sa liberarsi di molti fantasmi che lottano contro la vita.

Foto: Ana Hounie

Domenica 17 ottobre alle ore 15.30 la psicanalista Ana Hounie (psicoanalista, dott.ssa dl’Università Complutense di Madrid ) rifletterà nell’incontro dal titolo Abitare la vulnerabilità. Uno sguardo sul pathos del nostro tempo su come la pandemia abbia ridisegnato le storie di dolore e morte a cui eravamo abituati e di come abbia consentito di ascoltare nuove forme di resistenza all’appiattimento, alla quantificazione e all’indifferenza. Hounie si sofferma sulle soluzioni necessarie per poter far tesoro di questa esperienza e favorire una nuova spinta alla vita, uno sguardo dotato di luce nuova per far fronte al domani.

Foto: Luigia Mortari professoressa ordinaria di Epistemologia

Sul tema scuola e formazione, l’epistemologa Luigina Mortari è protagonista dell’incontro La scuola come laboratorio di umanità di domenica 17 ottobre alle 14.30, in cui illustrerà al pubblico l’importanza della scuola come luogo di cultura in grado di promuovere la diffusione del sapere. Cicerone parlava di cultura animi: cultura è coltura della cittadinanza. Una scuola di cultura coltiva le direzioni essenziali dell’esserci per promuovere la piena attualizzazione delle potenzialità di ciascuno al fine di garantire un’aristocrazia diffusa del pensare e dell’agire. Maggiori informazioni possono essere riscontrate sul sito: www.kumfestival.it

Previous articleL’aperitivo a Genova
Next articleValpellice Bulldogs a forza 7, espugnata l’Agorà
Specializzata nell’area delle risorse umane e people management. Executive e Corporate Coach a livello individuale, business Executive e di Team. Formatrice e Consulente con lo scopo di valorizzare le persone e il proprio potenziale. Svolge attività di Mentoring sia per i Coach che a livello manageriale. Sviluppa anche assessment aziendali. Il target di riferimento è rappresentato da aziende nazionali e internazionali con una spiccata attenzione alal gestione delle persone, sviluppo dei talenti e creescita. La sua mission è quella di rafforzare e sviluppare il potenziale delle persone verso nuovo mete, obiettivi e superare ostacoli, dare u n senso alle cose con gratitudine e riconsocimento di sè e degli altri.
Exit mobile version