Sabato 24 ottobre è andata in scena una protesta davanti alla sede della Regione Lombardia.
Di Andrea Scheurer
Lo sport è sceso in piazza con fermezza e con grandissima disciplina. Sabato 24 ottobre è andata in scena una protesta molto pacata davanti alla sede della Regione Lombardia.
Davanti al Palazzo della RegioneLombardia si sono radunate varie discipline sportive, in maggioranza provenienti dall’ambiente delle arti marziali ma non solo, per manifestare il loro dissenso nei confronti del nuovo decreto del presidente del consiglio e soprattutto della nuova ordinanza 620 della regione Lombardia che aveva bloccato tutti gli sport di contatto.
Lo sport riesce sempre ad unire. E questa manifestazione ne è un esempio: per la prima volta, infatti, tutte le arti marziali si sono ritrovate sotto un’unica bandiera per manifestare il proprio dissenso nei confronti di questa presa di posizione del governo.
Le palestre sono un luogo sicuro e possono dare una grande mano al governo per monitorare i contagi. Di questo gli organizzatori della manifestazione ne sono molto sicuri. In tutte le palestre c’è il tracciamento: si sa chi sei, quando sei andato, ti viene misurata la temperatura all’ingresso. Insomma c’è grande controllo e attenzione. Ovviamente può capitare il caso di un contagio, però chi frequenta la palestra è tracciato, e il singolo caso può essere arginato con facilità. A differenza di tanti altri luoghi dove ciò non avviene.
Alla fine della manifestazione è stata data la parola anche a coloro che volevano dire qualcosa.
QUALCHE DOMANDE A VITTORIO CERA, UNO DEGLI ORGANIZZATORI DELL’EVENTO “LO SPORT SCENDE IN CAMPO”
Da cosa nasce l’idea di organizzare questo evento?
È sorprendente il fatto che sport come le arti marziali, come da Lei detto anche prima, si siano ritrovate sotto un’unica bandiera per manifestare il proprio dissenso nei confronti di questa presa di posizione del governo. A me viene da pensare che lo sport riesce sempre ad unire e non dividere e ci fa essere vicini anche se in questo momento siamo costretti a restare più distanti.
Su questo siamo colleghi nel senso che io gioco ad hockey su ghiaccio…