Il Ruzzolone sport antico

Il ruzzolone è un gioco antico che fa parte della famiglia delle ruzzole e in Umbria, così come in alcune altre regioni del centro Italia, viene ancora praticato.

Lo scopo di questo gioco, diventato sport, è quello di far ruzzolare giù dalla collina un disco in modo che giunga il più lontano possibile dalla linea di partenza. Una sorta di yo-yo più grande e su strada.

Non c’è da stupirsi che l’Umbria ne sia una patria insieme a Sicilia, Lazio e Piemonte dati gli estesi territori collinari che ben si prestano alla pratica del Ruzzolone. All’inizio in Umbria il ruzzolone si giocava con una forma ben stagionata di pecorino, formaggio tipico locale dalla forma della caciotta tondeggiante e dura, che era anche il premio per il vincitore. Oggi si usa un disco di legno. Il gioco del ruzzolone nella sola regione annovera quasi tremila appassionati che si sfidano durante la primavera e l’estate tra colline in fiore e sentieri tra i campi coltivati che in questa stagione sono davvero una meraviglia.

Paesaggio collinare in Umbria nei mesi tardo primaverili ed estivi

Nel Lazio avvenne il ritrovamento di un importante reperto che si avvicina alla pratica del gioco del Ruzzolone e che fa pensare che questo sport fosse praticato già dagli antichi Etruschi.

Sulle pareti della “Tomba dell’Olimpiade” presso la città etrusca di Tarquinia, è raffigurato il cosiddetto “discobolo”, messo però nella tipica posizione di chi sta per lanciare una ruzzola.

Il Gioco della Ruzzola era praticato dai Romani e già nel primo Medioevo si ha notizia che giocare “ad ruellas” fosse una pratica diffusa.
Soprattutto nella modalità del lancio della forma di formaggio, si riscontrava in passato l’uso di fare scommesse e azzardi, che andavano ben al di là della forma di formaggio posta in palio. Si cita spesso l’episodio di un certo signor Baraccani che, sbagliando un lancio, in un solo giorno perse la maggior parte dei possedimenti della famiglia, tra cui il Castello di Monterasello, nella vallata di Pavullo (Modena).

Il gioco, già nel ‘600, aveva difficoltà a essere praticato per la sua pericolosità, e per questo ne fu fatto divieto tramite bandi ed editti in varie località del centro Italia. Più recentemente il problema maggiore era dato dal giocare su strade carrabili, visto che gli oggetti scagliati rotolavano a velocità elevate rischiano di provocare incidenti automobilistici. Per questo, ultimamente, si è cercato di portare il gioco su strade sterrate o chiuse al traffico, in modo da poter tener viva la tradizione.

In questo modo vengono conservate in buone condizioni anche le strade altrimenti abbandonate e riprese letteralmente da Madre Natura dando la possibilità ai locali e ai turisti di godere di alcuni spettacoli sportivi antichi unici.

L’edizione 2023 del  Festival Internazionale dei Giochi in Strada, organizzato da Associazione Giochi Antichi in collaborazione con il Comune di Verona Area Cultura e Turismo e il sostegno della Regione del Veneto, vedrà la partecipazione della squadra di Ruzzolone dell’Umbria. Il festival si terrà dal 14 al 17 settembre 2017 a Verona Tocatì. Giunto alla XV edizione il Festival permette, come ogni anno, di scoprire le tradizioni culturali riconosciute dall’UNESCO come parte del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità (Convenzione del 2003). Inoltre con questa edizione il Festival comincia un impegnativo percorso di candidatura per essere riconosciuto come “Buona Pratica” per la salvaguardia del patrimonio immateriale.

Silvia Sperandio
Silvia Sperandiohttp://www.enjoyitalygo.com
Editore e fondatore di EnjoyItalyGo.com, ha una vasta esperienza nel raccontare storie coinvolgenti e nell'informare il pubblico su temi di interesse culturale e turistico. Giornalista pubblicista iscritta all'Ordine Nazionale dei Giornalisti con tessera nr. 186721  Consulente: Grazie alla sua esperienza nel settore dell'ospitalità, del food & beverage e della comunicazione, offre consulenza strategica per ottimizzare attività operative e migliorare la presenza sul mercato di riferiemento. Project Manager specializzata nella gestione operativa di reti d'impresa nel settore turistico, aiuta le aziende a collaborare in modo efficace per massimizzare le opportunità di business. Analizza le procedure alla ricerca di vulnerabilità operative, trasformandole in soluzioni che, una volta testate e convalidate, diventano parte integrante del manuale operativo. Inoltre, progetta e facilita i processi di ambiente aziendale interculturale. Formatore professionale: eroga corsi di formazione professionale su comunicazione, accoglienza, leadership, ospitalità e food & beverage, sia per aziende che per enti pubblici e privati. Il suo approccio alla formazione si basa sull'acquisizione di competenze pratiche e sulla creazione di un ambiente di apprendimento stimolante e coinvolgente. I corsi possono avere una certificazione regionale se preventivamente richiesta e per le aziende c'è la possibilità di accedervi tramite formazione finanziata.

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