Racconti per bambini alla scoperta dei luoghi magici dell’ampezzano
Di Silvia Sperandio e Monica Dandrea
Che piacere trovarti ancora! In questo periodo dove purtroppo stiamo vivendo un secondo parziale lock down e non ci è dato spostarci per via dell’impennata dei contagi da coronavirus, Covid-19, ho pensato di raccontarti le storie di magia di streghe buone e cattive che nelle Dolomiti venete popolano le foreste ampezzane. Proponi queste leggende anche ai bambini, puoi far nascere delle attività da fare con loro in casa e quando torneremo a girare in libertà e in sicurezza, puoi organizzare una bella gita e vedere il loro stupore negli occhi.
Mi sono appassionata alle leggende legate ai Salvani, gli abitanti fantastici che hanno popolato Cortina d’Ampezzo tanto tempo fa, di cui oggi ritroviamo il nome in alcuni toponimi locali, e mi diverto a raccontarle a mio figlio che ha 4 anni, cercando di ricreare con lui l’ambientazione con i suoi giocattoli e tutto quello che abbiamo a disposizione. Prova anche tu, è divertente sia per i grandi che per i bambini.

In questa avventura ancora una volta, la mia compagna di viaggio è la guida naturalistica Monica Dandrea, che essendo una Dottoressa in Scienze Forestali e ampezzana doc, mi offre preziosi spunti ed eccellenti informazioni.
Lo sapevi che passeggiando fra i boschi di Cortina potresti incontrare un malefico stregone, le streghe e pure un drago? Sembra che ci sia stata un’intera comunità magica a popolare queste terre! Pronti per calarci in questa avventura?
Il Lago de ra Strìes (il Lago delle Streghe)
Siamo a Cortina d’Ampezzo, è Novembre e al tramonto il nostro sguardo si posa sulle Tofane… che spettacolo! Dalle cime delle montagne fino al cielo, un velo dal viola al rosa sembra avvolgere il panorama… è l’enrosadìra (in ladino) … uno spettacolo di Madre Natura o l’opera delle pozioni magiche delle streghe che vivono lassù?

Monica Dandrea mi racconta che – ai piedi delle Tofane, un laghetto dalle acque scure e di colore intenso, ma non torbido, è conosciuto come il Lago de ra Strìes. Il bosco di conifere che circonda il lago, lo tiene nascosto ai più. Evidentemente Madre Natura desidera in questo modo proteggere le streghe?-
Quando Monica porta le famiglie con bambini a fare queste escursioni magiche, sia i bambini che gli adulti rimangono affascinati dalla bellezza mistica del Lago de ra Strìes (il Lago delle Streghe). Gli itinerari sono semplici e accompagnati dal racconto della leggenda, adatti a tutta la famiglia.

Le streghe che potremmo incontrare qui sono molte. Per cominciare – prosegue Monica – ricordiamo sicuramente la Strega del Monte Crepedèl, che abbiamo incontrato nella leggenda La Pittrice del Monte Falòria, insieme alla strega Švalàza e al lago di Costalareš…. il lago che non c’è. Giovanni Cenacchi, indimenticabile autore di «Escursionista per caso a Cortina d’Ampezzo – Primi passi, brevi passeggiate, escursioni insolite, racconti e leggende nelle Dolomiti ampezzane», nell’immaginarsi il villaggio di Milièra e nel descrivere l’ambientazione di questa leggenda, definisce la zona di Mondeserto il centralino delle streghe! Le streghe venivano chiamate, tramite un segnale conosciuto, da chi intendeva avvalersi di loro. –

la Strega del Monte Crepedèl e la Strega Švalàza sono due vere cattivone, di quelle che anzichè aiutarti, ti fan passare tanti guai. Meglio non incontrarle e se capiti nella loro foresta… tira dritto!
– In verità non troviamo solo streghe nelle leggende dolomitiche, ma anche stregoni! – prosegue Monica Dandrea nel raccontarmi i magici abitanti di Cortina – La leggenda Il Lago dell’arcobaleno (El lèc del ergobando), ad esempio, ci propone in una sola volta la presenza sia di uno stregone, che tenta senza successo di catturare la bella ondina, sia di una strega, la Strìa del Masarè, che gli consiglia il travestimento adatto a raggiungere lo scopo. Il tutto nel meraviglioso scenario del lago di Carezza.

M.: Al Passo Falzarego, il monte Sass de Strìa è un chiaro riferimento a questo genere di creature leggendarie. La leggenda ci porta fino al Bosco del Cansiglio per poi ritornare, al termine dei vagabondaggi del protagonista, alle Dolomiti. Il titolo è Gli stregoni del Bosco Delàmis; anche qui, dunque, i personaggi in evidenza sono gli stregoni insieme alla strega del Sass de Strìa.
Per concludere con vicende leggendarie davvero avvincenti, andiamo alla saga del Regno dei Fanes, che conosceremo meglio nella nostra prossima storia. Una figura assolutamente imprescindibile è quella di Spina de Mul, lo stregone con le sembianze di mulo mezzo putrefatto che Ey de Net incontra nella zona di Lìmedes, oltre Falzarego, nonché di sua sorella, la strega Tsicuta.
Sicura che queste vicende ti stiano davvero appassionando, non mi resta che invitarti a visitare il Lago de ra Strìes!

Silvia Sperandio
Lavoro nel mondo del turismo da sempre in hotel, in ristoranti e compagnie aeree dove ho avuto anche Niki Lauda come capo. Dal 2017 mi occupo della formazione professionale in A.L.P.A. (Associazione Lombarda Portieri d’Albergo) e dal 2019 in U.I.P.A. (Unione Italiana Portieri d’Albergo) Les Clefs d’Or. Mi occupo di consulenza nel campo del turismo e food and beverage. EnjoyItalyGo è il mio nuovo progetto, di cui sono fondatrice, attraverso il quale desidero far conoscere il genius loci del nostro Bel Paese in Italia e nel mondo. Sono innamorata dell’Italia e insieme ai talentuosi redattori di EIG e ai molti professionisti con cui collaboro, ve la farò scoprire! Linkedin
